Plasma è stato selezionato tra alcuni dei principali uffici cinesi e internazionali con base in Cina per la prossima fase di sviluppo di Ordos, Mongolia interna: dopo che le carenze di Ordos 100 (mancanza di coesione, relazioni contestuali e identità generale) sono diventate chiare, l'autorità di pianificazione locale sta cercando di esplorare nuovi modi per ottener un'architettura innovativa e di alta qualità attraverso l'istituzione di codici e regole.

Ordos 20+10

TIPO Uffici, Negozi
STATO Incarico, Sviluppo Progettuale
LUOGO Ordos, Inner Mongolia, Cina
ANNO 2010-2012
CLIENTE Privato

DESIGN TEAM Jorge Ayala, Eva Castro, Evan Greenberg, Ulla Hell, Holger Kehne, Nicola Saladino, Chuan Wang

A ciascun architetto è stata assegnata una serie di volumi virtuali di cui è necessario conservare il 75%. Plasma ha optato per una strategia che evidenzia e contrappone la natura cartesiana dei cubi con un terreno espressivo e una strategia interna.

Dato che il terreno non e‘ molto coeso e in molti casi deve essere radicalmente modificato per adattarsi al piano generale, la proposta di Plasma Studio utilizza questi processi di topografia generata artificialmente per produrre un paesaggio localmente specifico - increspature, in cui il terreno stesso diventa un dispositivo per l'organizzazione dei flussi: flussi di persone, flussi di auto (a livello di parcheggio sotterraneo) e infine flussi di aria (l'aria che viene fornita ai vari edifici verrà canalizzata e precondizionata attraverso un sistema di condotte sotterranee).

In questo modo, il terreno stesso opera come un sistema metabolico multistrato e intenso, offrendo allo stesso tempo continuità al paesaggio ondulato mongolo. Infine, non vi è alcuna opposizione tra paesaggio ed edifici. Uno non è subordinato all'altro: hanno bisogno l'uno dell'altro per coesistere.

Proponiamo l'uso di fessure di vetro per portare la luce nel parcheggio e sviluppare una serie di tagli che consentano il movimento pedonale tra gli strati superiore e inferiore. Montagne di terreno sembrano supportare gli edifici e nascondere una pletora di programmi sotterranei. In questo modo, nulla rovina la composizione scultorea della forma dei terrestri ed edifici. I percorsi stessi stanno formando una mesh tassellata che consente molteplici scelte di percorsi. Camminando con loro, il visitatore sperimenta le facciate dell'edificio da opaco a completamente trasparente. Proprio come il paesaggio è multifunzione, così anche i gli spazi vuoti: funzionano come un pozzo di luce, struttura e fornitore di servizi contemporaneamente. Con planimetrie tra 24 e 32 metri di profondità, e‘ stato necessario introdurre pozzi di luce che rompano la tradizionale regola gerarchica in cui lo spazio sui bordi è di migliore qualità, peggiorando quanto più si arriva verso il centro. Ora il piano funziona come un anello senza punti ciechi non illuminati.