Il Sunken Garden è uno dei giardini progettati per l'Esposizione Orticola di Pechino del 2013, situato nella regione di Fengtai a Pechino. L'idea di utilizzare un "terreno sommerso" nasce dalla volontà di creare un'esperienza intima e intensa, accompagnata da una profonda sensazione di armonia con l'ambiente circostante e di contemplazione più personale.
Sunken Garden
TIPOLOGIA Giardino espositivo
STATO Costruito
LUOGO Pechino, Cina
ANNO 2013
CLIENTE Beijing Department of Construction Management of Horticultural Exposition
L'elemento fondante è l'idea del canyon, rappresentato da un paesaggio compresso all'interno dello spazio di un corridoio. I canyon naturali offrono una qualità spaziale intensa, racchiusa, ma al contempo mostrano le caratteristiche stratificate delle formazioni geologiche, con strati, crepe e faglie nella roccia madre. Plasma Studio ha voluto ricreare questa sensazione di densità e formazione, esplorando come gli elementi architettonici possano plasmare un passaggio in cui materiale, ombra e raccolgimento delineino l'esperienza spaziale principale.
I vasi hanno la funzione di formare meandri di elementi all’interno di un paesaggio piu‘ ampio, ricreano una versione su larga scala dell’elemento del masso roccioso del giardino SuZhou e vanno a miniaturizzare il paesaggio totale. Alcuni dei giardini tradizionali inoltre incorporano, a loro volta, un elemento di circolazione creato tramite l’utilizzo di rocce, cosi si vanno a creare paesaggi in miniatura ma anche belvederi e punti di osservazione. Il concetto del “Sunken Ground“ utilizza queste tradizioni per andar a generare un’esperienza diversificata, dove i livelli all’interno dei vasi sono stati concepiti affinche‘ i visitatori possano sperimentare in toto la piena tridimensionalita‘ del parco, arrampicarsi in cima ai vasi, guardare ad altri vasi e al flusso delle persone intorno. Infine, per quanto riguarda il pavimento e i disegni in pianta, questi si sviluppano per l’intero sito, dando una sensazione di totalita‘ e continuita‘ ed anche di armonia a tutto il parco. Questi vasi, che contengono un ambiente ecologico non autoctono del parco in per se‘, sono simili tra loro in termini di materiali. Ma a causa del fatto che vanno a creare una inclusione, i visitatori non saranno in grado di accedervi. Dentro a questi spazi chiusi sono posti un insieme di sistemi ecologici artificiali che sono anch’essi autosufficienti, nei quali verranno utilizzati degli strumenti tecnici.