Il bando di concorso richiedeva la soluzione per tre programmi principali: una hall multifunzionale, una hall interattiva e uno spazio per esibizioni temporanee. Queste sono debitamente e leggibilmente rappresentate nel progetto come tre principali volumi cristallini. Questi solidi sono connessi da una mesh tessellata, e quindi uniti internamente in un unico spazio continuo seppur differenziato. L’entrata principale porta ad un atrio centrale illuminato di luce naturale, dal quale si possono osservare tutti gli altri spazi e si può accedere ad essi. Mentre la circolazione principale è stata progettata per essere chiara e leggibile, sono stati aggiunti percorsi secondari per rendere la visita eccitante e aggiungere un certo livello di flessibilità ed adattabilità al progetto. In alternativa all’entrata principale, i visitatori possono accedere al complesso dall’interrato dell’auditorium/hall multifunzionale, dove si vedono in azione gli spazi di servizio dell’edificio. Da qui possono salire a piedi al piano terra dell’auditorium e continuare fino all’atrio o salire fino al livello mezzanino dell’auditorium che si apre su una terrazza sul tetto accessibile.
Un altro aspetto importante di questo edificio è la sua integrazione con l’attacco a terra. Essendo l’edificio incassato nel terreno per una profondità di 2 metri, i visitatori devono scendere verso l’entrata. Il volume di terreno scavato viene utilizzato per formare delle colline che circondano l’edificio, creando un paesaggio articolato che, insieme ai volumi costruiti, è modellato con lo scopo di massimizzare la raccolta dell’acqua piovana e convogliarla in pozze d’acqua appositamente studiate. Queste pozze d’acqua si riversano in due ampi corpi idrici posti alle due estremità dell’edificio. In questo modo, l’edificio appare come un ponte che attraversa un fiume. In aggiunta, questi corpi idrici pre-raffreddano l’entrata dell’aria sul lato est, implementando in modo significativo il processo di ventilazione naturale durante tutto l’anno.